PESCARA – Presentata stamane, presso il Mediamuseum, la conferenza stampa per illustrare la programmazione dei 25 film del Flaiano Film Festival. Un ricco programma di incontri all’insegna dei migliori cortometraggi partirà dal 29 giugno a venerdì 6 luglio. Tante le iniziative segnalate nel corso della conferenza. Dal concerto per Edoardo Tiboni previsto giovedì 28 giugno alle 20.30 presso l’Aurum di Pescara, alla presentazione della 45^ edizione del Festival con la presenza del direttore artistico Riccardo Milani e l’attrice Paola Cortellesi, venerdì 29 giugno alle 20 presso il cinema Circus.
“La manifestazione si articolerà in modo prestigioso – spiega Carla Tiboni, Presidente dei Premi Internazionali Flaiano - il contributo del maestro Milani ci ha permesso di perfezionare ancora di più il Festival con una programmazione di 25 film per 6 giorni e all’inaugurazione vedrà la presenza sia del regista Milani che di Paola Cortellesi, perché in questo momento rappresentano un cinema che è non solo campione di incassi, ma riescono a rappresentare la società italiana in maniera straordinaria.”
“I film possono andare incontro al pubblico cercando di essere fruibili e di non essere fatti solo per il piacere di chi li produce – sottolinea Riccardo Milani, direttore artistico - penso che il pubblico debba avere la possibilità di ascoltare le cose che gli autori vogliono dire e per farlo il linguaggio deve essere semplice, fatta salva la qualità di un film. Un film può essere di qualità altissima, ma deve avere al suo interno la voglia di approcciarsi al pubblico in maniera comprensibile. Sia in questa edizione che nelle prossime, cercheremo di avere al centro l’umorismo, Flaiano al centro delle scelte e dei parametri di scelta e di carpire e riconoscere nei film che si propongono al concorso la qualità dei temi trattati, la recitazione e la messa in scena, ma anche la volontà di andare incontro al pubblico e non contro la gente. Tutto questo con una politica dei prezzi concorrenziale – prosegue il direttore artistico – e questo è un bene, perché è un modo per avvicinare le persone, dal punto di vista artistico abbiamo cominciato a scegliere film che avessero la spinta a raccontare il paese in maniera fruibile.”